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Strade di Libertà

Sandonatese

83,3 km, elevazione media: 1m, pavimentazione: sterrato e asfaltato, periodo consigliato: tutto l'anno, preferibilmente periodo primavera - autunno.
Nei mesi più caldi è bene fornirsi di acqua, in quanto il percorso è molto esposto al sole.
È richiesta una bicicletta con pneumatici idonei allo sterrato e meccanica in buona efficienza, adatta per lunghe percorrenze e munita del necessario materiale di emergenza. L'uso del casco è sempre raccomandato. Ricordiamo l'obbligo di rispettare il codice della strada e le istruzioni organizzative.

Vi segnaliamo alcuni punti per l'eventuale assistenza meccanica:
SAN STINO DI LIVENZA - Green Station "La Livenza"; Cerchi e Catene, via A. Gramsci 1
LA SALUTE DI LIVENZA - Bragato Giuseppe, via D. Manin 19
MUSILE DI PIAVE - Furlanetto Egidio, via Martiri 1
SAN DONÀ DI PIAVE - Cicli Mariuzzo, via Noventa 68/B

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Il Percorso

Questo percorso di 83,3 km su strade miste, completamente pianeggianti, è adatto a tutti.
Questo anello, compreso tra i fiumi Livenza e Piave, ci porterà in località epicentro di scontri e vittime (La Salute - San Giorgio) e scorci di paesaggio unici, di acque e filari d'alberi, di bonifica e religiosità. Risaliti a San Donà di Piave, andremo su terre di boschi e pianure che furono linee di confine dove gli scontri furono aspri, e a Cessalto lasciarono un segno indelebile.

Tappe

Partenza: Green Station "La Livenza" - San Stino di Livenza

0 km

Il percorso parte dalla Green Station, sede di Legambiente Veneto Orientale. Si trova accanto alla stazione ferroviaria di San Stino di Livenza e dà la possibilità di pernottamento per pellegrini della Via Postumia e cicloviaggiatori, offre ricovero e biciofficina.

Argine fiume Livenza

0,5 km

Appena partiti dalla Green Station, superato il passaggio a livello, dopo poche centinaia di metri si raggiunge la sommità dell'argine della Livenza. In questo tratto (visto che non esiste un cippo commemorativo) Antonio Gabbana, detto Cicca, staffetta partigiana, morì a soli 15 anni per lo scoppio di una bomba a farfalla inglese mentre portava un messaggio.

Punto di interesse: Ponte Tezze

1,3 km

Attraversiamo la Livenza su un caratteristico ponte ad archi che rappresentava il vecchio sedime della SS 14. Rimasto chiuso per molti anni, venne recuperato dai comuni di San Stino di Livenza e Torre di Mosto inserendolo nell’itinerario del “Gira Livenza”.

Punto di interesse: Museo del Paesaggio di Torre di Mosto

10,6 km

Arrivati in località Boccafossa, passiamo davanti al “Museo del Paesaggio”; questo sito si caratterizza per le molteplici e varie mostre, proposte grazie alla cura del direttore Giorgio Baldo. Ospita anche una parte del Museo della Civiltà Contadina.

Punto di interesse: Ponte Girevole

10,9 km

Nella stessa località troviamo il Ponte Girevole sul fiume Brian; ne incontreremo altri lungo l’itinerario. Questi manufatti garantivano la risalita delle imbarcazioni che, dalla Litoranea Veneta, trasportavano merci all’interno. Questo ramo di risalita interessava in particolare il porto canale di San Donà di Piave all’altezza della Cantina Sociale, ora chiuso, e lo zuccherificio di Ceggia, chiuso a inizio del XXI secolo, con il ramo del Piavon che si innesta all’altezza di Fossà.

La Salute di Livenza

17,2 km

Lasciata Boccafossa, risaliamo l'argine del "Gira Livenza" verso La Salute di Livenza. Arrivati sul ponte della Livenza, facciamo una breve deviazione verso il cippo di Franco Zanon, situato in via Veronese, comandante del battaglione Peruch della Brigata Pellegrini.

Agenzia Romiati

19,5 km

Attraversiamo San Giorgio di Livenza; superando il ponte che attraversa il canale Brian, svoltando subito a destra, troviamo l'Agenzia Romiati e sul muro esterno si trova una targa commemorativa di due partigiani seviziati e uccisi: Isetto Buoso "Sirio" e Bruno Salvador "Dardo".

SP 42

19,9 km

Dal ponte di San Giorgio lasciamo momentaneamente il nostro itinerario e proseguiamo lungo la SP 42 per circa 400m. Sulla nostra dx si trova il cippo commemorativo di Isiclo Selci.

Chiesa di San Giorgio di Livenza

20,3 km

Chiesa di San Giorgio di Livenza dedicata a San Giorgio Martire. Don Fausto Moschetta, parroco per oltre 30 anni a San Giorgio di Livenza, fece parte della Resistenza aiutando i partigiani e i prigionieri alleati.

Punto di interesse: Filare di pioppi lungo la Livenza Morta

20,8 km

Lasciata la chiesa di San Giorgio di Livenza, dopo poche centinaia di metri ci troviamo di fronte a un bivio. L’itinerario storico prosegue sulla dx, ma vi consigliamo una breve deviazione. Prendete la strada a sx e seguite l’argine del Brian, che qui corrisponde ad un vecchio ramo della Livenza (Livenza Morta), dopo poco vi troverete ad affiancare un lungo filare di Pioppi monumentali: alcuni sono stati abbattuti ma molti meritano di essere ammirati per la loro imponenza e bellezza. Giunti al cancello che delimita il fondo chiuso, ritornate al bivio e riprendete l’itinerario; la allungate un po’ ma non ve ne pentirete.

Valle Salici

26,4 km

Proseguendo il nostro itinerario, al km 26 incrociamo la SP 54; sulla dx troviamo il cippo commemorativo di Tamanini Bruno, carabiniere antifascista che perse la vita tentando di fermare una colonna di soldati tedeschi in ritirata.

Punto di interesse: Ponte di Cavanella

29 km

Attraversata la SP 54, affianchiamo canali e percorriamo il tipico paesaggio della bonifica utilizzando tratti dell’itinerario omonimo “La Grande Bonifica” (e passiamo sul ponte di Cavanella).

Punto di interesse: Chiesetta di campagna - Cavanella

29,8 km

Percorrendo la strada di Valle Salici incontriamo un borgo caratteristico delle aziende agricole, con casolari riportanti le scritte delle attività che vi si svolgevano, e poco più avanti una piccola “Chiesa di campagna”, che sembra vegliare su chi percorreva queste strade perdute tra i grandi spazi della bonifica.

Punto di interesse: Chiesetta di San Isidoro, il Santo agricoltore - Murazzetta

38 km

Proseguendo su via Cavanella e percorrendo strade di campagna, giungiamo fino all'argine della Piave, il fiume "Sacro alla Patria", e poco prima della salita sulla dx troviamo un altro esempio della religiosità diffusa nei territori della Bonifica dove i contadini affidavano alla fede ed ai Santi la protezione del raccolto e del territorio: la chiesetta di San Isidoro, patrono degli agricoltori.

Chiesa di Passarella

48,4 km

Proseguendo su via Murazzetta, strada arginale della Piave, giungiamo sul ponte di Eraclea, lo attraversiamo e sulla riva opposta percorriamo il sentiero BIM che ci conduce fino al centro di Passarella, arrivando alla chiesa. In questi luoghi, il partigiano Ferdinando Dal Ben, il 05 settembre 1944 venne catturato e fucilato dalle Brigate nere sandonatesi sulle barene della "Piavesella". Non conoscendo il luogo esatto della fucilazione, non esiste cippo commemorativo. Vi invitiamo ad una sosta presso la piazza della località dove si trovano il Monumento ai Caduti e la Chiesa Parrocchiale

Punto di interesse: Chiusa Intestadura - Musile di Piave

52,5 km

Lasciandoci alle spalle Passerella, continuiamo sul nostro percorso e giungiamo in comune di Musile di Piave alle porte di Intestadura, località “Tajo”. È qui che la Serenissima deviò il fiume per evitare l’interramento della laguna di Venezia. Le "porte” separano il vecchio alveo della Piave, appunto Piave Vecia, dalle acque che giungono da monte. La Piave Vecia unisce, di fatto, Sile e Piave in località Caposile. È qui che gli ingegneri della Repubblica Veneta portarono il Sile, inserendolo in quello che era l’alveo originale della Piave.

Musile di Piave

54,2 km

Sulla facciata del municipio di Musile di Piave è apposta una targa commemorativa di 7 partigiani caduti nel territorio del sandonatese.

San Donà di Piave

55,2 km

Attraversato il Ponte della Vittoria con il Monumento al Bersagliere, entriamo in centro a San Donà di Piave, che venne praticamente rasa al suolo nel corso della battaglia del Piave (1917 - 1918), perciò gli unici edifici interessanti che vi troviamo sono ricostruiti: duomo e piazza Indipendenza con il municipio, e la sede del Consorzio di bonifica, dove si conservano documenti delle grandi modifiche subite da questo territorio. Interessante visitare il MUB (Museo della Bonifica), situato in viale Primavera. Nel retro del municipio è posta una targa commemorativa di Matteo Corritore e Agostino Visentin.

Eccidio di via Venezia - San Donà di Piave

56,3 km

Il percorso, dal centro di San Donà di Piave, ci porta verso la stazione ferroviaria, e in via Venezia, di fronte alla farmacia comunale, troviamo il cippo di 4 partigiani fucilati dalle Brigate nere di San Donà.

Punto di interesse: Bosco di Olmè

67,8 km

Lasciata via Venezia, percorriamo il sottopasso della nuova stazione ferroviaria di San Donà di Piave; continuiamo il nostro percorso attraversando Mussetta, Grassaga e Santa Maria di Campagna. Prima di arrivare a Cessalto, consigliamo di fare una piccola deviazione al bosco di Olmè, importante bosco planiziale che conserva al suo interno specie botaniche che erano parte del grande bosco che scendeva dai monti fino al mare. Questo bosco è in grande sofferenza a causa della pressione antropica e delle ridotte dimensioni. Recentemente il comune, con l’intervento di privati, ne ha ampliato la superficie con una messa a dimora di circa due ettari di nuovi alberi.

Cessalto

70,5 km

Giunti a Cessalto, troviamo un cippo commemorativo che ricorda 7 partigiani morti in paese durante un conflitto a fuoco con le Brigate nere del territorio.

Punto di interesse: Villa Zeno

73,7 km

Al confine tra Ceggia e Cessalto, in località Donegal, sorge Villa Zeno. Questa Villa Veneta è l’unico caso di un progetto del Palladio al di fuori dei contesti delle grandi ville venete. La facciata è stata restaurata recentemente mentre il resto della villa, utilizzata per le attività agricole, non è in grande salute.

Arrivo: Green Station "La Livenza" - San Stino di Livenza

83,3 km

Riprendiamo il nostro percorso lungo strade di campagna poco trafficate, fino a giungere nuovamente alla Green Station.