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Strade di Libertà

Portogruarese

77,4 km, elevazione media: 2m, pavimentazione: sterrato e asfaltato, periodo consigliato: tutto l'anno, preferibilmente periodo primavera - autunno.
In inverno, con le foschie, il paesaggio può essere particolarmente affascinante ma vanno calcolati bene i tempi di percorrenza a causa delle ridotte ore di luce.
Nei mesi più caldi è bene fornirsi di acqua, in quanto il percorso è molto esposto al sole e il primo tratto si svolge nel territorio della bonifica primo di servizi.
È richiesta una bicicletta con pneumatici idonei allo sterrato, con meccanica in buona efficienza, adatta per lunghe percorrenze e munita del necessario materiale di emergenza (piccole riparazione della bici e piccole medicazioni). L'uso del casco è sempre raccomandato, ricordiamo l'obbligo di rispettare il codice della strada.

Vi segnaliamo alcuni punti per l'eventuale assistenza meccanica:
SAN STINO DI LIVENZA - Green Station "La Livenza"; Cerchi e Catene, via A. Gramsci 1
PORTOGRUARO - Atala Point, via A. Bon 3
CINTELLO DI TEGLIO VENETO - Gemmati Velocipedi, via Canton 40

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Il Percorso

Questo percorso di 77,4 km su strade miste, completamente pianeggianti, è adatto a tutti.
Partiti da San Stino di Livenza affronteremo uno degli scorci più rappresentativi della Bonifica, il palù delle "Sette Sorelle". I grandi manufatti, luogo anche di uccisione di partigiani, si ergono come castelli a difesa dei terreni strappati alla palude. Incrociamo tratti di paesaggio conservati, con i filari a lato della strada. Risalendo verso Portogruaro, nell'andare incontro alla bellezza di città storiche, di paesaggi d'acqua e boschi, rivivremo la tragica realtà della Guerra di Liberazione che ha portato via bambini e adulti, assassinati da mani fasciste. A Gruaro potremo scoprire un episodio poco noto alla maggior parte della popolazione del Veneto Orientale: la puntura assassina! Decine di bambini morti per sperimentare un vaccino "autarchico" contro la difterite. Li ricordano due cappelle nei cimiteri di Gruaro e Bagnara. Sempre a Gruaro incontriamo il "Miracolo Eucaristico" ovvero la Sacra Tovaglia sanguinante, reliquia poi trasferita a Valvasone.

Tappe

Partenza: Green Station "La Livenza" - San Stino di Livenza

0 km

Il percorso parte dalla Green Station, sede di Legambiente Veneto Orientale. Si trova accanto alla stazione ferroviaria di San Stino di Livenza e dà la possibilità di pernottamento per pellegrini della Via Postumia e cicloviaggiatori, offre ricovero e biciofficina.

Punto di interesse: Casone - Antica casa della bonifica, ricostruito e adibito ad attività commerciale

9,5 km

Lasciato l'abitato di San Stino di Livenza attraversiamo la SS14 e imbocchiamo via Tre Ponti. L’itinerario inizia costeggiando gli argini del Loncon, che è il principale corso d’acqua in questa parte della bonifica. Percorrendo questa strada sterrata, incontriamo il Manufatto Piccolo e poco dopo sulla dx, “il Cason”, locale che ricostruisce le caratteristiche delle tipiche abitazioni di queste terre di bonifica.

Manufatto Grande

9,8 km

Subito dopo troviamo il Manufatto Grande, tappa anche dell’itinerario storico. Questo edificio, eretto nel 1928, impressiona chi percorre la bonifica. Il costruttore, probabilmente, ha inteso indicare le funzioni di difesa con una porta (paratia) che svolge il presidio idraulico, disegnandolo quasi come fosse una fortezza, una sicurezza appunto per i nuovi coloni che andavano ad abitare le terre bonificate seguendo il principio dettato da Silvio Trentin (La Bonifica Integrale). Le strade della bonifica erano alberate per offrire riparo dal sole ai braccianti ed agli agricoltori durante i loro spostamenti. Fu in una di queste piante che Mario Brussolo, combattente per la Libertà, venne impiccato dopo un'imboscata, accusato di aver aggredito un ufficiale tedesco con un gruppo di partigiani.

Punto di interesse: Pozzo artesiano

18 km

Dopo alcuni km, in quello che è uno degli ultimi scorci paesaggistici tipici della bonifica fatti di lunghe strade dritte affiancate da filari di alberi, incontriamo un fontanile ombreggiato da una fitta macchia di alberi; sembra un’oasi. Il luogo si presta ad una sosta grazie anche alla seduta realizzata attorno al fontanile.

Teson

23,3 km

Usciti dalla strada sterrata giriamo a dx e dopo alcuni km su strada asfaltata incrociamo la SS 14 in località Teson. Troviamo il cippo commemorativo che ricorda il partigiano Olivo Bravin e un ragazzino, Luigi Gobesso, assassinato dai fascisti durante un'operazione di rappresaglia.

Portogruaro

28,2 km

Arrivati a Portogruaro, il nostro itinerario ci consentirà di ammirare il Parco della Pace, i Mulini di Sant'Andrea sul Lemene, la Piazza del Municipio ed il centro storico con il Museo Nazionale Concordiese. Proprio in questa piazza, il 18/12/1944 vennero impiccati 3 partigiani; si trovano le targhe commemorative sotto 3 lampioni. Entrando in villa Marzotto, sotto i portici è posta una targa commemorativa che ricorda le numerose vittime degli eccidi nazifascisti.

Cimitero di Portogruaro

29,5 km

Lasciamo il centro di Portogruaro per arrivare al cimitero e sulle mura esterne, originali, si trova una targa commemorativa dedicata a 3 partigiani fucilati sul posto. Il successivo ampliamento del cimitero ha inglobato questa parete perciò, per trovare la targa, è necessario entrare dal nuovo ingresso posto tutto a sx. La targa commemorativa si trova sul vecchio muro alla dx.

Punto di interesse: Villanova

34,3 km

Giungiamo a Villanova di Fossalta di Portogruaro; questo paese ci permette di conoscere quello che era un modello di crescita durante la prima rivoluzione industriale. Qui i conti Marzotto hanno edificato un borgo con tutti i servizi per i contadini e i lavoratori che servivano alla produzione del linificio omonimo. Una rapida visita alla piazza del paese ci consentirà di notare l’organizzazione e l’efficienza di quei luoghi, che nascevano anche grazie all’idea della bonifica integrale di Silvio Trentin.

Punto di interesse: Quercia secolare

35,3 km

Lasciato il borgo di Villanova, dopo poco più di un km, incontriamo l’indicazione della “Quercia secolare”. Una breve deviazione, 1,5 km per a/r, ci consentirà di vedere (quello che resta di) questo splendido albero monumentale, gravemente danneggiato dalla tempesta di luglio 2023.

Vado

36,5 km

Tornando sul nostro itinerario arriviamo a Vado e, nei pressi della chiesa, troviamo un cippo commemorativo di Karakasin Sedon, militare alleato che riuscì a fuggire dal campo di concentramento di Villanova e venne ucciso da un fascista locale.

Cimitero di Fossalta di Portogruaro

39,7 km

Lasciato Vado, proseguiamo per Fossalta di Portogruaro; all'esterno del cimitero troviamo il cippo commemorativo delle staffette della brigata Gino Marcuzzi.

Punto di interesse: Cortino del Castello di Fratta

41,4 km

Superata Fossalta di Portogruaro incontriamo Fratta, con il “cortino del Castello”; questo è una pertinenza agricola recuperata dove, un tempo, sorgeva un castello che oggi non esiste più. Ora troviamo la sede del museo letterario dedicata allo scrittore Ippolito Nievo.

Punto di interesse: Lavatoio - Gorgo

42,2 km

In via Pisana un vecchio fontanile con lavatoio al bordo della strada, ci ricorda la ricchezza dell’acqua di queste terre e gli usi quotidiani che qui si svolgevano, come lavare i panni in forma collettiva, sociale.

Punto di interesse: Mulino di Boldara

46,2 km

Attraversata la strada regionale Portogruaro-San Vito, imbocchiamo la strada per Boldara e siamo accolti dall’ombra degli alberi che affiancano il Lemene e dallo splendido Molino di Boldara. Attorno al molino e lungo il fiume vi è un parco tematico curato da un’associazione locale; merita una sosta. Segnaliamo la presenza, a soli 5 km, dello splendido "Mulino di Stalis", una piccola deviazione che per i più allenati merita di essere fatta.

Gruaro

49,6 km

A Gruaro, su una parete esterna del municipio, vi è una targa che ricorda il partigiano Dal Ben Egidio ucciso a colpi di mitra dalle Brigate nere locali.

Punto di interesse: Il Miracolo Eucaristico della tovaglia - Gruaro

49,8 km

Proseguendo su via Roma, di fronte alla chiesa parrocchiale di San Giusto Martire, in uno spazio lungo il fiume Versiola è posizionata una stele rappresentante la perpetua, protagonista del "Miracolo della tovaglia", avvenuto a Gruaro nel 1294; mentre lavava una tovaglia d’altare sul lavatoio della Roggia, cominciò ad uscire del sangue da una particola consacrata rimasta per sbaglio tra le pieghe, che tinse il lino. La reliquia è conservata all'interno del duomo di Valvasone. In uno spazio antistante la scuola primaria, invece, è collocato un sarcofago romano (sec. IV-V d.C.), rinvenuto a Bagnara nel 1982.

Cimitero di Gruaro

50,6 km

Superato il centro di Gruaro, dopo circa 1 km, troviamo sulla dx il piccolo cimitero del paese. In questo luogo, e anche in quello della frazione di Bagnara, sono custodite le tombe di 28 bambini che nel 1933 furono vittime di una errata vaccinazione voluta dal regime fascista che, in piena autarchia, ricercava la propria produzione di un vaccino contro la difterite. La cappella, posta a sx lungo il muro di cinta, raccoglie i corpi e la memoria di questi bambini. L’episodio è documentato in un libro locale, da articoli di Maurizio Marcon e in un libro di Alberto Fiorin. Nel sito di Bagnara, la piccola cappella è circondata da una cinquantina di altre tombe di bambini morti nello stesso periodo. Provoca impressione, nel visitatore, scoprire concretamente quanto fosse alta la mortalità infantile dell'epoca.

Punto di interesse: Mulino de La Sega

53,9 km

In località La Sega possiamo vedere sulla sx il mulino, con al centro il monumentale albero di gelso di quasi 400 anni.

Blessaglia di Pramaggiore

64,2 km

Dopo poche centinaia di metri, lasciamo la strada principale e girando a sx, percorrendo strade di campagna, arriviamo a Blessaglia di Pramaggiore. Lungo la statale Postumia, a ridosso della rotonda, un monumento ricorda le vittime partigiane impiccate lungo la statale.

Punto di interesse: Mulino di Belfiore

67 km

A Belfiore troviamo Villa dalla Pasqua, con il mulino sul fiume Loncon e il Museo Etnografico. Una tappa in questa splendida cornice storica con un parco accogliente non può mancare. Nel sito si svolgono numerose manifestazioni a cura del comune di Pramaggiore. Siamo nella terra dei vini del “Lison-Pramaggiore” e una visita ad una delle numerose cantine che si affacciano lungo la strada potrebbe essere interessante… ricordandosi che poi bisogna pedalare! Caratteristica di questo territorio è la presenza del Biodistretto a cui aderiscono molti produttori vitivinicoli, impegnandosi a garantire una maggior sostenibilità della produzione e rispetto del territorio.

Punto di interesse: Bosco di Bandiziol e Prassacon

72,4 km

Arrivati in località Bosco di San Stino di Livenza abbiamo ai nostri lati lo splendido Bosco di Bandiziol - Prasaccon. Sono 130 ettari di riforestazione voluti alla fine degli anni '90 del XX secolo dall’Amministrazione locale che, con lungimiranza, investì in una grande opera di rinaturalizzazione del territorio, di cui ora tutti possono godere. Ricco di aspetti naturalistici, il Bosco offre punti di osservazione attrezzati molto interessanti.

Punto di interesse: Chiesa di San Marco Evangelista - Corbolone

75 km

Arrivati a Corbolone troviamo la chiesa di San Marco, dove all’interno sono custodite alcune tele del Pordenone.

Arrivo: Green Station "La Livenza" - San Stino di Livenza

77,4 km

L’arrivo a San Stino di Livenza avviene lungo il canale Malgher e la sua riviera spesso affollata di pescatori. Prima di ritornare alla Green Station è possibile visitare la chiesa di Santo Stefano posta a ridosso della Livenza.